Voto: 99
Numero di visite: 1
Ultima visita: 06/2021
Fascia di prezzo: 40-51
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Alice, Premiate Trattorie Italiane, 50top Italy, IdentitΓ golose, La Repubblica, Touring, Luciano Pignataro
-Olevano Romano- (RM)
Per alcuni la miglior trattoria italiana 2022 (Pignataro, Top50 Trattorie), comunque sempre presente in tutte le guide da anni, ed Γ¨ una delle Premiate Trattorie Italiane che per me sono davvero il top che si puΓ² trovare sul territorio nazionale.
Un ristorante di antica tradizione, dall'accoglienza cordiale e dall'articolazione delle sale particolarmente suggestiva, a gestione famigliare con una buona proposta enologica anche con vini biologici e naturali che lo rende una delle mete preferite dai clienti affezionati in gita fuoriporta e da tutti i viaggiatori gourmet in cerca di una tavola di qualitΓ
La gestione familiare, l' ottimo rapporto qualitΓ prezzo, l' accoglienza e la cordialitΓ , la cucina della tradizione romana e del territorio, nessun volo pindarico ma tanta concretezza, le carni di qualitΓ e gli ortaggi che la fanno da padrone: qui si viene per i cannelloni della Sora Maria, per i fini fini con porcini e mentuccia, per la trippa in tegame con i porcini.
SemplicitΓ , ecco la parola magica. Bravura, anche!
Nono posto assoluto nella mia personale classifica, 99 punti e 3 barbe!
PS: novitΓ Osterie d'Italia 2023: oltre alla conferma della chiocciola, premio Miglior Interpretazione della Cucina Regionale. Buona conferma per Pignataro, 3o posto nelle Top50 Trattorie Italiane.
Γ uno dei 17 membri delle Premiate Trattorie Italiane.
PS: novitΓ Osterie d'Italia 2023: oltre alla conferma della chiocciola, premio Miglior Interpretazione della Cucina Regionale. Buona conferma per Pignataro, 3o posto nelle Top50 Trattorie Italiane.
Γ uno dei 17 membri delle Premiate Trattorie Italiane.
PS: Il Gambero Rosso conferma i 3 gamberi anche per il 2024
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Aggiornamento 25/10/2024: Il Gambero Rosso conferma i 3 gamberi anche per il 2025
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Gambero Rosso 2024, 3 gamberi, rapporto qualità prezzo favorevole: "Tra le certezze della cucina laziale c'è senza dubbio questo ristorante di Olevano Romano, piccolo borgo medievale a un'ora scarsa dalla capitale. Gli amanti della cucina di "Giovanni" sarebbero di certo disposti a percorrere ben di più di ore di viaggio per sedersi in uno dei tavoli della trattoria... Sì, perchè Giovanni Milana continua a confermarsi il fuoriclasse che è in fatto di gastronomia laziale, meglio ancora se si tratta di carne che seleziona personalmente da piccole aziende della regione. Non esiste pranzo o cena dalla famiglia Milana senza cedere ai cannelloni di carne "Sora Maria", un piatto che è la colonna portante della trattoria, la cui ricetta non ha subito alcuna variazione dagli anni '50 quando è stata ideata dai nonni di Milana. Il menù raccoglie altri classici come la trilogia di agnello, il fois gras "dei romani" e le fettuccine con il ragù ciociaro di rigaglie di pollo. Vale però sempre la pena di leggere la selezione dei piatti fuori carta, che sono sempre tanti, diversi e stagionali. Allora, periodo permettendo, da provare le fettuccine con doppio burro, ovoli e parmigiano, e ancora tra le creazioni estemporanee dell'inarrestabile fantasia di Giovanni, da menzione una tarte tatin di cipolle all'agrodolce con torcione di fegatini di pollo e coniglio al tartufo scorzone. Buoni e golosi anche i dolci che pur lasciando spazio alla classicità , come il tiramisù con la pastarella olevanese, offrono idee originali come la zuppa inglese fatta nel babà con crema e amarene sciroppate "maison". Vasta e in costante aggiornamento la carta dei vini che certamente offre una bella scelta di etichette regionali, ma spazia lungo tutto lo Stivale. Servizio cortese e ben allenato ai ritmi sostenuti di questo ristorante. Sempre consigliata la prenotazione, in special modo nel fine settimana"
Per la Michelin: "Scendete le scale per raggiungere le sale ricche di atmosfera, situate negli stessi spazi in cui un tempo si trovavano i granai. Dalla cucina, piatti da sempre legati alle tradizioni con un'attenta ricerca di prodotti genuini e di qualitΓ ."
Per il Golosario 2024:
Per l'Espresso 2020: "Nel cuore del paese un fiero baluardo della cucina regionale a gestione familiare, il cui filo conduttore è rappresentato dalla qualità dei prodotti impiegati e da una cucina di rivisitata tradizione che sa prendere per il palato grazie alla bella mano del giovane cuoco capace di trasmettere, con personalità , valori e sapori del territorio. Ci si diverte con i fragranti supplì d'avvio poi con il bilanciato equilibrio del "foie gras alla romana": fegatelli e mosto cotto felicemente abbinati alle mele annurche. A seguire la cacio e pepe, ingentilita dalle verdure di stagione, e il ben eseguito brasato alla malvasia. Dolci fatti in casa assicurano un gradevole finale. Bella carta dei vini,
invogliante nei prezzi."
Scrive Repubblica:
Per 50TopItaly: "Nessuna battuta d'arresto, se non lo stretto indispensabile dovuto alla pandemia, per l'istrionico Giovanni Milana, erede di questa storica trattoria a Olevano Romano, a pochi chilometri dall'oasi verde del Bosco di Paliano, e a circa 50 km dalla Capitale. Una bella capienza di tavoli ben distanziati nel dehors, con tanti fiori e un servizio giovane ed efficiente che favorisce l'atmosfera conviviale da osteria. La cucina, che guarda sempre alle tradizioni del territorio, fa arrivare in tavola molte ricette di casa ben interpretate e arricchite dall'estro dello chef. Una cura notevole nella pasta fatta in casa, così come nei dolci. Carta dei vini più che adeguata all'offerta della cucina e particolarmente attenta ai produttori della zona del Cesanese; con una sezione sui vini naturali."
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "L'antico granaio Γ¨ stato restaurato conservandone le volte in cotto, i muri di pietra tufacea e i pavimenti irregolari, anch'essi in cotto, e trasformato in un ristorante dove Giovanni Milana, affiancato dalle donne della famiglia, propone una cucina del territorio basata sulla stagionalitΓ dei prodotti locali: cannelloni della Sora Maria ripieni al pasticcio di vitellone; la trilogia di Abbaccio romano Igp; il baccalΓ scottato in brodo di limone con olive di Gaeta, scarola cremoso di cipolle e pinoli. Pasta e dolci fatti in casa".
Per l'Espresso 2020: "Nel cuore del paese un fiero baluardo della cucina regionale a gestione familiare, il cui filo conduttore è rappresentato dalla qualità dei prodotti impiegati e da una cucina di rivisitata tradizione che sa prendere per il palato grazie alla bella mano del giovane cuoco capace di trasmettere, con personalità , valori e sapori del territorio. Ci si diverte con i fragranti supplì d'avvio poi con il bilanciato equilibrio del "foie gras alla romana": fegatelli e mosto cotto felicemente abbinati alle mele annurche. A seguire la cacio e pepe, ingentilita dalle verdure di stagione, e il ben eseguito brasato alla malvasia. Dolci fatti in casa assicurano un gradevole finale. Bella carta dei vini,
invogliante nei prezzi."
Scrive Repubblica:
https://www.repubblica.it/il-gusto/2022/10/07/news/sora_maria_e_arcangelo__olevano_romano-364875763/
Per Accademia Italiana della Cucina:
Per IdentitΓ Golose 2024:
Per Luciano Pignataro:
Per le Premiate Trattorie Italiane: "Olevano Romano Γ¨ un ridente borgo medioevale abbarbicato su un’altura, il monte Celeste, e calato nel verde di ulivi e vigneti. L’arte connota questo luogo in cui si trova un importante museo con collezioni di quadri tedeschi, danesi e frequenti mostre. Qui, nel dopoguerra, i coniugi Maria e Arcangelo Milana aprono una trattoria nel palazzo di una famiglia borghese che giΓ aveva ospitato una piccola osteria.
Negli anni Sessanta subentra il figlio Primo che non tarda a rivelarsi un raffinato gourmet. Intanto il figlio Giovanni frequenta l’alberghiero con l’intenzione di cercare una sua strada. La perdita del padre cambia i suoi programmi e lo porta ad affiancare la mamma in cucina. Per sette anni Giovanni si impegna a mantenere la stessa impostazione dei genitori. Nel 1997 inizia a personalizzare l’attivitΓ con la ristrutturazione degli ambienti e a spingersi sempre piΓΉ verso una cucina territoriale, intensificando la ricerca di produttori e impegnandosi a promuovere il recupero di prodotti antichi. “Se ho deciso di rimanere qui Γ¨ perchΓ© sono innamorato della mia terra”, dichiara.
Il menu di Sora Maria cambia spesso, rispecchiando la natura vulcanica dello chef. Sono due i piatti di famiglia che restano in carta tutto l’anno: cannelloni e pappardelle al ragΓΉ di cortile. Per il resto Giovanni esprime una “moderna tradizione” in cui, pur intervenendo su alcune ricette, cerca sempre di mantenere una cucina di pancia, ricca di sapori. Ma, come dice lui, Γ¨ come l’oste di una volta: fa la spesa, predispone il menu e quando serve, prende anche la scopa in mano."
Negli anni Sessanta subentra il figlio Primo che non tarda a rivelarsi un raffinato gourmet. Intanto il figlio Giovanni frequenta l’alberghiero con l’intenzione di cercare una sua strada. La perdita del padre cambia i suoi programmi e lo porta ad affiancare la mamma in cucina. Per sette anni Giovanni si impegna a mantenere la stessa impostazione dei genitori. Nel 1997 inizia a personalizzare l’attivitΓ con la ristrutturazione degli ambienti e a spingersi sempre piΓΉ verso una cucina territoriale, intensificando la ricerca di produttori e impegnandosi a promuovere il recupero di prodotti antichi. “Se ho deciso di rimanere qui Γ¨ perchΓ© sono innamorato della mia terra”, dichiara.
Il menu di Sora Maria cambia spesso, rispecchiando la natura vulcanica dello chef. Sono due i piatti di famiglia che restano in carta tutto l’anno: cannelloni e pappardelle al ragΓΉ di cortile. Per il resto Giovanni esprime una “moderna tradizione” in cui, pur intervenendo su alcune ricette, cerca sempre di mantenere una cucina di pancia, ricca di sapori. Ma, come dice lui, Γ¨ come l’oste di una volta: fa la spesa, predispone il menu e quando serve, prende anche la scopa in mano."
Per Alice: "Toni rustico-eleganti e complementi del tempo che fu sia nel salone con volte a botte e camino in pietra che nelle piΓΉ raccolte salette. In tavola la tradizione e i prodotti stagionali del territorio interpretati con creativitΓ : animelle di vitella scaloppate al vino Cannellino e cipolle rosse con carciofi croccanti, cannelloni della Sora Maria ripieni di manzo gratinati con pomodoro e mozzarella, strudel di castagne in salsa di cachi e gelato alla vaniglia, semifreddo al croccantino con cialda sbrisolona e crema alla vaniglia Tahiti. Cantina ampia e ben selezionata. Il conto Γ¨ sui 40-50 euro, menΓΉ degustazione a rotazione stagionale."
Per 50TopItaly: "Nessuna battuta d'arresto, se non lo stretto indispensabile dovuto alla pandemia, per l'istrionico Giovanni Milana, erede di questa storica trattoria a Olevano Romano, a pochi chilometri dall'oasi verde del Bosco di Paliano, e a circa 50 km dalla Capitale. Una bella capienza di tavoli ben distanziati nel dehors, con tanti fiori e un servizio giovane ed efficiente che favorisce l'atmosfera conviviale da osteria. La cucina, che guarda sempre alle tradizioni del territorio, fa arrivare in tavola molte ricette di casa ben interpretate e arricchite dall'estro dello chef. Una cura notevole nella pasta fatta in casa, così come nei dolci. Carta dei vini più che adeguata all'offerta della cucina e particolarmente attenta ai produttori della zona del Cesanese; con una sezione sui vini naturali."
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