Voto: 98
Numero di visite: 1
Ultima visita: 12/2017
Fascia di prezzo: 40-60
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring
-San Marzano Oliveto- (AT)
Che bello aver fatto la conoscenza di Piero Coppo, titolare della Coppo Winery, una delle piΓΉ importanti aziende piemontesi nel settore enologico, in un ristorante che esalta i sapori dell'Astigiano.
A San Marzano Oliveto si viene apposta per gustare la cucina della famiglia Bardon, che da generazioni delizia i palati dei gourmet piΓΉ esigenti.
In un bel casale di campagna, immerso tra le vigne a una ventina di chilometri da Asti, recentemente ristrutturato, con sale luminose e fresche verrete deliziati per la straordinaria interpretazione della cucina piemontese più tradizionale, anche perchè questo è uno dei migliori esempi di che cosa significhi stare bene a tavola, anche grazie alla incredibile selezioni di vini, piemontesi ma anche francesi.
Quando un mio caro amico fiorentino, che opera nel settore in cui lavoro, mi ha chiesto un suggerimento su dove recarsi a cena a sud di Torino una sera che si trovava in Piemonte per lavoro, non ho esitato a dirgli di prendere l'auto, farsi un po' di chilometri, ma di non perdersi Del Belbo da Bardon.
Dopo aver cenato qui, non sapeva piΓΉ come ringraziarmi...
Andateci per le carni e per il loro carrello di bolliti ed arrosti, ma anche per i brasati, per la finanziera, per gli abbondanti ed eccellenti primi piatti.
Ed anche voi non saprete piΓΉ come ringraziarmi...
Attualmente ricopre la 35esima posizione assoluta nella mia classifica, 98 punti e 3 barbe!
PS: conferma da parte di Slow Food della chiocciola anche per il 2024
NEWS 6/11/23: Bib Gourmand 2024 Michelin
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Gambero Rosso 2024, 83 punti, due forchette, rapporto qualitΓ prezzo particolarmente conveniente: "Le coordinate sono ricerca di eccellenza, ampia offerta, tradizione. Seduti ai tavoli ben apparecchiati in una delle graziose sale (oppure sotto il pergolato del dehors), assistiti con solerzia da operosi e gentili commis, giungono piatti di gusto e sostanza. Ci sono gli immancabili classici antipasti dai grandi salumi ai flan con fonduta, dal bonet di cipolle e pesche alle giardiniere di casa. Poi tagliolini (per noi ai gallinacci e porcini), gnocchi, ravioli a vari sughi e la deliziosa pasta e fagioli. E ancora arrosti, brasati e bolliti al carrello, la trippa in umido, la finanziera, l'ormai quasi introvabile gallina lessa in gelatina e il nuovo bollito in carpione. Infine bonet (eccellente al latte di mandorla e cioccolato), mattone monferrino, torta Alessandra che Γ¨ la giovane cuoca artefice di questa cucina ben delineata in sapori della memoria quanto rigenerata in freschezza. Carta dei vini imponente con una delle piΓΉ importanti selezioni enoiche in zona"
Per la Michelin: "La secolare storia della trattoria Γ¨ raccontata dai contributi che ogni generazione vi ha lasciato: foto e suppellettili d'epoca fino alla esemplare cantina allestita dagli attuali proprietari. Cucina della tradizione astigiana.".
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "Nella cucina di questo ristorante storico del Monferrato astigiano regnano incontrastate la tradizione monferrina e langarola. Il momento clou della vostra esperienza culinaria in questo luogo sarà l'ingresso in sala del carrello delle carni, dove fanno bella mostra di sé uno stinco di vitello, una coda, bolliti misti e anche la finanziera: scegliere sarà difficile, ma raramente si sbaglia. In stagione, oltre al carrello di carni, da assaggiare il tris di antipasti: carne cruda, tortino con fonduta, cotechino con purè e salsiccia su un lettino di polenta. Come primo piatto, consigliamo una buona e tradizionale pasta e fagioli. Da settembre a Dicembre il locale resterà chiuso anche la domenica a cena"
Da un catalogo di ortodossia piemontese, carne cruda e gnocchi al ragΓΉ ma, soprattutto, bolliti misti e gallo alla cacciatora."
Per il Mangiarozzo 2017: "Affonda le sue radici nella seconda metà dell'Ottocento questo tempio di buona cucina che dalle origini ai nostri giorni è sempre stato gestito dai Bardone. La viva e ardente fiamma della passione per il territorio e per la tradizione culinaria che caratterizza questo locale è oggi brillantemente tenuta accesa dai fratelli Andrea e Gioacchino che da qualche tempo hanno raccolto il testimone della mitica mamma Anna Maria. La loro nobile missione è quella di soddisfare al meglio i palati dei viandanti e per questo motivo la proposta gastronomica è davvero importante, le specialità variano sempre in base alle stagioni e profumano di vero Piemonte. Aprendo il menù ci si affaccia in un mondo di bontà : carne cruda, insalata russa, ravioli del plin burro e salvia, agnolotti quadrati monferrini, gnocchi, tajarin, classica pasta e fagioli, gallo al limone, stinco di vitello, fassone al forno (piatto cucinato da oltre cinquant'anni sempre nella stessa maniera), capretto delle Langhe, stracotto di vitello brasato alla Barbera e gran bollito misto alla piemontese con testina e lingua (solo il martedì). In stagione anche piatti a base di tartufo. Per concludere in dolcezza alcuni formaggi locali oppure in alternativa mattone di Canelli (tiramisù asciutto, non morbido), bonet al cioccolato e altri dessert fatti in casa. E' fantastico infine perdersi nell'inebriante carta dei vini: essa è un'esperienza: racconta 1592 etichette provenienti da tutto il mondo, sublime! Insomma, la storia c'è chi la scrive e chi la legge, e qui al Del Belbo Da Bardon hanno iniziato a scriverla quasi due secoli fa e per fortuna non hanno nessuna intenzione di smettere."
Per Alice: "Fondata alla fine dell'800, questa trattoria ("monumento gastronomico") si Γ¨ mantenuta fedele alla storia tanto nell'ambiente (una bella casa colonica, tavoli sobriamente apparecchiati) quanto nella cucina, tradizionale e ottima (unica concessione ai tempi moderni, le porzioni un po' ridotte rispetto alle aspettative da osteria). Carrello delle carni; carta dei vini eccellente, con etichette da tutto il mondo e straordinario assortimento di rossi piemontesi. Servizio agile e di sostanza. MenΓΉ degustazione a 35 e 45 euro vini esclusi; alla carta sui 40 euro piΓΉ il bere. In estate si puΓ² mangiare in cortile"
Alcune immagini dal web:
Per Accademia Italiana della Cucina:
Per Alice: "Fondata alla fine dell'800, questa trattoria ("monumento gastronomico") si Γ¨ mantenuta fedele alla storia tanto nell'ambiente (una bella casa colonica, tavoli sobriamente apparecchiati) quanto nella cucina, tradizionale e ottima (unica concessione ai tempi moderni, le porzioni un po' ridotte rispetto alle aspettative da osteria). Carrello delle carni; carta dei vini eccellente, con etichette da tutto il mondo e straordinario assortimento di rossi piemontesi. Servizio agile e di sostanza. MenΓΉ degustazione a 35 e 45 euro vini esclusi; alla carta sui 40 euro piΓΉ il bere. In estate si puΓ² mangiare in cortile"
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