Voto: 98
Numero di visite: 4
Ultima visita: 11/2023
Fascia di prezzo: 31-49
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Alice, Touring, Accademia Italiana della Cucina
-CarrΓΉ- (CN)
Aggiornamento del novembre 2023:
Ieri sera siamo venuti in compagnia del nostro gruppo di amici motociclisti MotoNoi a cena all'Osteria del Borgo a Carrù, in occasione di un weekend che Riky ha brillantemente organizzato con pernotto a Mondovì e due esperienze uniche: la prova come passeggero-copilota su un'autovettura da rally guidata da un suo cliente e pilota professionista di rally che ci ha fatto provare un'emozione incredibile nel pomeriggio di sabato a me, Riky e Diego, per un giro di pochi minuti super adrenalinici sulle colline di Montemale di Cuneo, e quindi la salita compiuta questa domenica mattina da parte di tutto il gruppo sulla cupola ellittica del Santuario di Vicoforte, la più grande cupola ellittica del mondo, altra esperienza davvero straordinaria che consiglio proprio a tutti.
Straordinaria cena di sabato che riconferma i miei giudizi precedenti (questa Γ¨ la quarta volta che veniamo all'Osteria del Borgo) con invariato punteggio: 98 punti, 3 barbe, 19esima posizione assoluta nella mia classifica.
Ieri sera io ho provato i raviolini in brodo, ma prima avevo assaggiato la buonissima cervella di manzo piemontese scelta da Alessandra, e poi via al classico carrello dei bolliti, che qui per me raggiunge vette straordinarie. Ho anche assaggiato la finanziera presa da Riky, molto molto buona, davvero delicata e con ingredienti diversi da quelli che si usano nel Nord Ovest Piemonte dalla nostre parti. Straordinari anche tutti i dolci, che abbiamo assaggiato al completo: bonet, torta di nocciole con zabaione caldo e panna cotta al caramello. Vini da urlo: la magnum di Nebbiolo d'Alba di Mauro Sebaste (il Parigi, davvero un vino straordinario che Γ¨ piaciuto ed ha sorpreso tutti noi) e il buonissimo Barbaresco Nubiola 2018 di Pelissero.
Questo il mio post precedente:
Che ci si viene a fare a CarrΓΉ se non per mangiare il Gran Bollito Misto Piemontese?
Per la Fiera del Bue Grasso? Certo!
E se si viene a CarrΓΉ, dove si va a mangiare il piatto principe della nostra cucina?
Ma naturalmente all' Osteria del Borgo da Daniele e Paolo Lubatti, che gestiscono con grande accoglienza in un elegante ristorante la svariata clientela che giunge da ogni dove, dall'Italia e dal Mondo.
Naturalmente il bollito misto alla piemontese Γ¨ il perno su cui ruota tutto il resto. Qui si prepara tutto l'anno, agosto compreso. Accanto ai 7 classici, sul carrello dei bolliti troverete anche la gallina e il salamino, tra le salse la cognΓ , la rubra, il bagnetto verde, la salsa col rafano, tutte naturalmente fatte in casa. Non mancano le alternative, a partire dagli antipasti misti che comunque possono tranquillamente precedere il carrello, e altri piatti tra cui la frittura di cervella di manzo piemontese (l'abbiamo provata in un' occasione: buonissima!), le paste fatte in casa, i bocconcini di coniglio al forno. Da non perdere la strepitosa torta di nocciole con zabaione caldo: una squisitezza, ve lo posso assicurare.
Comunque 7 tagli e 7 salse, spettacolari nella loro presentazione, rimangono il must del locale!
Certo, cucina classica piemontese ben eseguita, ma davvero, credetemi, qui si viene per 'l Bujì.
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Gambero Rosso 2024, 2 Gamberi, rapporto qualità prezzo medio: "Qui si viene principalmente per il bollito, realizzato con il bue grasso di Carrù che ha una sua denominazione: "Bollito Storico Risorgimentale Piemontese", in onore a Re Vittorio Emanuele II che lo apprezzava in particolar modo. Il momento migliore è quello invernale ma è disponibile tutto l'anno, servito con i canonici sette tagli accompagnati dalle sette salse. Sono altresì da tenere in considerazioni piatti specifici come la carne cruda battuta al coltello, l'antipasto piemontese, il lardo e i salumi, la minestra di trippe... che in estate si snelliscono e diventano preparazioni più disinvolte e leggere. La cantina è all'altezza della situazione ed offre un egregio supporto con assortimento, varietà e profondità di annate. Un servizio cortese, accurato e competente è la carezza che accompagna l'ospite durante tutta la sua permanenza."
Per il Golosario 2024:
Per l'Accademia Italiana della Cucina 2024: "La Fiera del Bue Grasso di CarrΓΉ ha origini antiche. La prima dell'era moderna si svolse nel 1910 e da allora Γ¨ consuetudine pranzare ad ore antelucane nelle osterie locali degustando il bollito di bue grasso, Ottima la qualitΓ della materia prima di questo locale e incontestabilmente aderente alla tradizione la preparazione del bollito, nei sette tagli e nelle immancabili sette salse.
Piatti tipici:
Carne cruda all'albese
Vitello tonnato
Insalata russa
Gran bollito misto e le sette salse
Fritto misto
Pere martine cotte nel vino rosso
Piatto da non perdere:
Gran bollito misto e le sette salse"
Per il Touring: "Nella patria del bollito, accoglienza in ambienti rustici a gestione familiare. La cucina ruota doverosamente intorno al piatto principe, il bollito appunto, che la signora Giuseppina propone misto, al carrello e accompagnato da sette differenti salse; non mancano gli antipasti come la carne cruda battuta al coltello, né i primi piatti di pasta fatta in casa, così come i dolci. Bella varietà di oli e formaggi di Langa; curata selezione di vini in prevalenza locali".
Per il Mangiarozzo 2017: "Il locale Γ¨ a gestione famigliare, i fratelli Daniele e Paolo insieme alla mamma Giuseppina hanno creato un posticino molto accogliente e caratteristico, basta guardarsi intorno per vedere quanto attaccamento c'Γ¨ alla tradizione e al paese, alle pareti infatti campeggiano le foto dell'antica Fiera del Bue Grasso, animale simbolo di CarrΓΉ. La cucina proposta da Giuseppina Cavarero, Γ¨ fortemente legata alla tradizione: si possono gustare antipasti quali la carne cruda all'albese o i peperoni in bagna cauda, primi a base di pasta fatta in casa come i tajarin, i ravioli del plin, gli gnocchi. In inverno c'Γ¨ anche la trippa in umido. Tra i secondi domina il mitico carrello dei bolliti misti di CarrΓΉ, servito fumante nei sette tagli canonici (la carne Γ¨ esclusivamente di razza piemontese) con la salsa verde o con le sette salse classiche: uno dei migliori in circolazione. E ancora finanziera, bistecche di bue alla griglia, scaramella arrosto, punta di petto di manzo cotta al forno a legna, stinco e coniglio in umido. Sul carrello dei dessert imbattibile Γ¨ l'immancabile bonet accompagnato dalla panna cotta e dalla torta di nocciole con lo zabaione. Ottima la carta dei vini con circa 450 etichette tra le quali spiccano soprattutto le produzioni di Langa e altrettanto interessante Γ¨ la selezione dei distillati con una trentina di bottiglie esposte. Inoltre lodevole Γ¨ la volontΓ di tenere diversi extravergini (circa una decina) da utilizzare a seconda del piatto che si sta degustando. Presente un menΓΉ degustazione carni a 32 euro che comprende antipasto, primo e secondo. Giuseppina poi da amabile ostessa quale Γ¨ organizza serate gourmand all'insegna del tradizionalissimo fritto misto alla piemontese con circa 30 pezzi da assaggiare: perΓ², niente male Giuseppina!"
Per l'Espresso 2020: "CarrΓΉ Γ¨ sinonimo di bue (grasso) e carne di alta qualitΓ . E in questa osteria si puΓ² mangiare la migliore carne piemontese declinata in tutte le ricette tradizionali, dal maestoso carrello del bollito alla impareggiabile tagliata di bue, dalla finanziera, oggi quasi introvabile, alle trippe in umido. Servizio cortese e bella carta dei vini con scelta a bicchiere"
Per Alice: "Osteria che merita davvero una deviazione se si sta percorrendo la A6 verso l'ora di pranzo. Nel regno della carne non poteva certo fare eccezione: carne cruda, fritto misto alla piemontese e carrello dei bolliti misti, ma anche un'attenzione in piΓΉ ai celiaci, vegetariani e intolleranti con piatti ad hoc. La cantina Γ¨ centrata sulle etichette delle Langhe. MenΓΉ degustazione a 35 euro, alla carta piΓΉ o meno stessa cifra"
Queste le mie foto di ieri sera, 25 novembre 2023:
Queste le mie foto precedenti, tra cui quelle della penultima visita nel febbraio del 20, poco prima che scoppiasse il Covid:
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