Voto: 97
Numero di visite: 3
Ultima visita: 07/2024
Fascia di prezzo: 35-53
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, Luciano Pignataro
-Arcugnano- (VI)
Aggiornamento del luglio 2024:
Dopo la mia ultima visita nell'ottobre del 2019, quindi pre-Covid, non avevo piΓΉ avuto occasione di tornare da Zamboni e ieri sera ho pensato bene che fosse giunto il momento di verificare il livello di cucina e di servizio (e di conto) per capire se Zamboni avesse potuto raggiungere il massimo dei voti (giudizio precedente giΓ di 98 punti... tanta roba).
Ed invece, purtroppo, a mio malgrado ho abbassato il voto di un punto, portandolo a 97, semplicemente per due motivi: i prezzi sono stati ritoccati verso l'alto (ma non di tantissimo, quindi non è questo il motivo principale) ma soprattutto l'attenzione verso il cliente mi è parsa meno precisa rispetto alle mie due visite precedenti... un po' di confusione (locale strapieno di mercoledì sera vuol dire tanto però... qui si sta sempre molto molto bene) e un caldo insopportabile che hanno leggermente complicato la serata.
Per il resto la cucina Γ¨ sempre di altissimo livello, indubbiamente: fettuccine con tartufo nero dei Colli Berici (che poi fettuccine non erano ma erano tagliatelle), sella di cervo al rosa con composta di albicocche (servita con patate arrosto e con una cipolla di Tropea alla piastra perΓ² non indicata nel menΓΉ... a me Γ¨ piaciuta ma magari a qualcuno avrebbe potuto dare fastidio), quindi sfoglia caramellata con crema ai baccelli di vaniglia e fragole... ecco, forse il dolce Γ¨ stato un po' sottotono rispetto agli altri due piatti, davvero molto buoni.
Questo il mio post precedente:
Pochi chilometri da Vicenza, sulle colline che circondano la cittΓ veneta, c'Γ¨ un locale storico degno di nota, per la cucina tipica vicentina di Giuseppe e per l'accoglienza di Lucia e Oreste.
Il classico ristorante con molti coperti per le gite fuori porta domenicali, ma con una qualitΓ superiore nettamente alla media.
Ampie vetrate, grandioso panorama, ma qui si viene per i piatti tradizionali di carne e di verdure, mica pizza e fichi... Presidi Slow Food in abbondanza.
Pasta e dolci fatti in casa superlativi, ragΓΉ bianco e selvaggina con tartufo, funghi. Io, non abitudinario a queste cose, ci sono andato per 2 sere di seguito...una raritΓ esclusiva, per un viaggiatore gourmand che ogni giorno ama provare locali diversi... questo la dice tutta!
PS: confermata la chiocciola Slow Food per il 2023
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Gambero Rosso 2024, 76 punti, una forchetta, rapporto qualitΓ prezzo favorevole: "Fra i Colli Berici, un approdo sicuro e piacevole grazie alle sale con ampie vetrate sul verde e il dehors nella bella stagione. Cucina con voglia di esplorare tenendo i piedi ben saldi nella tradizione: da qui un menΓΉ che cambia spesso, in base alla spesa e alle stagioni, con occhio attento al territorio e buona conoscenza della materia prima. Il risultato Γ¨ positivo, soprattutto quando si parla di lumache e carni che animano molte ricette. E un plus Γ¨ senza dubbio la possibilitΓ di scegliere le mezze porzioni, ampliando il raggio di assaggi. Carta dei vini di livello, anche per l'offerta al bicchiere. Servizio cordiale che in un ambiente come questo Γ¨ perfetto"
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "Locale caratteristico, con pavimenti in legno e travi a vista, ricavato da un ex convento sapientemente ristrutturato. La cucina segue i ritmi delle stagioni e utilizza prodotti di prima qualitΓ , garantendo freschezza e genuinitΓ per tutti i piatti; in particolare, ricordiamo: tartare di tonno rosso del Mediterraneo, cipolla di Tropea e salsa di soia e wasabi; maltagliati con tartufo nero dei Colli Iberici; lumachine in umido con polentina e ancora il baccalΓ alla vicentina. Bella proposta di salumi di produzione propria e formaggi italiani. Ampia cantina e ricca scelta di distillati. La prenotazione Γ¨ gradita".
Per il Mangiarozzo 2017: "1969. In quell'anno mentre Woodstock faceva storia, tra i Colli Berici la famiglia Zamboni iniziava a costruire la propria. Quattro fratelli - Margherita, Alfredo, Giorgio e Gaetano - hanno rilevato una vecchia scuola canonica e ne hanno fatto una piccola osteria. Si creano un buon nome nei dintorni e la cucina cresce, in maturitΓ ed in grandezza, e cresce anche la famiglia con l'arrivo dei figli di Margherita: Miresa, Luciana e Severino. E proprio quest'ultimo si rivelerΓ la chiave di volta per la gastrosofia del locale, unendo tradizione e creativitΓ . Un'intuizione gastronomica vincente che oggi i cugini Giuseppe e Giorgio in cucina e Lucia e Oreste in sala portano avanti. Il calore di una famiglia che ben rispecchia il calore dell'atmosfera di questo locale con pavimento in parquet, legno ovunque e un gran camino che chiude la sala. Qui si viene per gustare il territorio e le stagioni che si esprimono in fagottino con radicchio rosso di Asigliano, flan di bruscandoli con leggera fonduta di formaggio, fegato di coniglio bardato con l'erba Luisa, cipolla gialla al sale con Asiago e tartufo nero dei Colli Berici, tortelli con spugnole, gnocchi di patate di Pozzolo con raperonzoli e capesante, mezze maniche all'ortica con ragΓΉ di faraona, asparagi bianchi e verdi, sella di cervo con composta di ciliegie di Castegnero, piccione nostrano al rosa con fichi al vino rosso, luccio alla maniera delle Valli di Fimon in crosta d'erbe. Inoltre buona la selezione di formaggi con miele e composte di frutta. Lieto fine garantito con semifreddo al mandorlato con salsa al cioccolato amaro, zuppa di ciliegie con gelato alla cannella, zabaione al Porto ghiacciato con salsa di melone, pera al vino rosso con gelato alla cannella, torta di mele e uvetta alla grappa con salsa alla vaniglia, zuppa di fichi con gelato. Per chi ama le sfide ci sono un menΓΉ degustazione a 45 euro davvero imponente, ma anche uno della tradizione a 30 euro. La cantina Γ¨ ricolma di 800 etichette di qualitΓ e di prezzo diversi e a disposizione c'Γ¨ anche un carrello dei distillati. Qui dagli Zamboni si Γ¨ di casa"
Per l'Espresso 2020: "Zamboni rappresenta una sosta rassicurante, meta piacevole per una gita tra gli ameni Colli Berici. Un solido baluardo della tradizione piΓΉ genuina dove la ricerca della qualitΓ della materia prima Γ¨ accurata, come il rispetto per la stagionalitΓ e la tipicitΓ degli ingredienti. Da assaggiare
le fettuccine con i funghi barboni, il luccio in crosta alle erbe e il petto d'anatra con salsa di mele cotogne. Carta dei vini che si apre con il territorio ma che conta 500 etichette."
Per Accademia Italiana della Cucina:
le fettuccine con i funghi barboni, il luccio in crosta alle erbe e il petto d'anatra con salsa di mele cotogne. Carta dei vini che si apre con il territorio ma che conta 500 etichette."
Per Alice: "Cucina piΓΉ che buona, legata al territorio e specializzata soprattutto nelle carni alla brace, in una casa ottocentesca sapientemente ristrutturata, dove in estate si puΓ² pranzare in terrazza con vista sui colli Berici, godibili nelle altre stagioni attraverso le grandi vetrate dell'elegante e moderna sala. Da provare la zuppa di broccoli, le fettuccine con i fegatini di faraona e la pernice farcita. Si spendono circa 35-40 euro".
Per Luciano Pignataro:
Le mie immagini dell'ottobre 2019:
Le mie immagini del luglio 2024:
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