giovedì 20 ottobre 2022

Osteria Della Villetta (97) 🧔🧔🧔



Voto: 97
Numero di visite: più di 5
Ultima visita: 09/2021
Fascia di prezzo: 33-40
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, 50top Italy , Scatti di Gusto, Luciano Pignataro, EastLombardy

-Palazzolo Sull' Oglio- (BS)



Quante volte ho pranzato o cenato alla Osteria della Villetta? Boh... ho perso il conto...dai Rossi mi sento oramai di casa, anche se non è proprio dietro l'angolo, per me, piemontese del nord ovest...
Maurizio e Grazia sono fantastici, sempre presenti, sempre attenti, nel loro locale che a me piace davvero tanto tanto.
E che dire della cucina bresciana? Trippa, polpette, bolliti, stracotti, prodotti del territorio, grandi vini di Franciacorta...
Io adoro pranzare da loro, mi entusiasmano sempre.
Ed il loro impegno nel sociale è altissimo, a partire dall'Orto del Terzo Paradiso, alla cooperazione con le donne di paesi lontani come l'Africa ed il Centro e Sud America.
Grandi!
Questo il mio commento su TripAdvisor dopo un pranzo nel 2017:



PS: novità Osterie d'Italia 2023: per la prima volta in 33 anni non viene assegnata la chiocciola alla Villetta... 😕 Confermati però i 3 gamberi del Gambero Rosso 2023 👍 e buona 34a posizione in classifica nelle Top50 Trattorie per Pignataro.
PS: Il Gambero Rosso conferma i 3 gamberi anche per il 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Aggiornamento 25/10/2024: Il Gambero Rosso conferma i 3 gamberi anche per il 2025

Per Osterie d'Italia 2024:



Per il Gambero Rosso 2024, 3 gamberi, rapporto qualità prezzo favorevole: "Il 7 marzo del 2020, due giorni prima dell'annuncio del primo lockdown pandemico, il tavolone centrale dell'Osteria della Villetta finiva in cantina. Lo abbiamo rivisto il 4 giugno 2023, casualmente nel giorno in cui è tornato a dominare la sala davanti al bancone. Ci sono date significative nella storia di un locale e queste lo sono, al di là del fatto che la famiglia Rossi non è stata mai ferma nel periodo più complicato degli ultimi decenni. Ma rivederlo come prima, ci è sembrato il ritorno definitivo alla normalità: e dove chi non ha prenotato o vuole ascoltare le mille storie del "Mauri" - l'oste che sarebbe entrato a pieno titolo tra quelli raccontati da Manzoni nei Promessi Sposi - si siede e finisce invariabilmente a scambiarsi il vino. La Villetta, gestita in modo esemplare dalla famiglia Rossi insieme a collaboratori che sono realmente  di famiglia, resta uno di quei posti da tenere registrato sul navigatore dell'auto: c'è chi arriva (da tutta Italia, sul serio) perchè ne ha sentito parlare e chi si siede da decenni una volta alla settimana. Questo fa sì che la qualità non possa calare, a partire dai prodotti: le verdure dell'orto di casa, il proprio olio e le bontà territoriali quali i salumi e il pesce di lago. Il menù è raccontato a voce e mette l'acquolina. Al di là di qualche proposta del giorno, ci sono i classici come il mitico tris della casa o il manzo all'olio ma sono di pari bontà la lingua con la giardiniera, il vitello tonnato, la lasagna di verdure, gli gnocchi burro e salvia, la trippa alla bresciana, le crostate e un super budino al cioccolato. In cantina tutto bene: c'è Franciacorta Pas Dosé della casa, ma si può far stappare il meglio a disposizione, dal Piemonte alla Francia. Divertimento assicurato, ma dietro l'informalità e la sensazione di essere a casa c'è un meccanismo preciso come un orologio, a cui diede preziosi consigli Gualtiero Marchesi: il primo cliente fisso importante. Ora ce ne sono un sacco" 

Per la Michelin: "Da oltre cent'anni baluardo della tradizione, arredi liberty e atmosfera retrò sono il contorno a classici bresciani e ricette familiari: sempre sulla base di ingredienti stagionali, come nel caso delle molte verdure del proprio orto, da cui provengono anche l'olio Evo ed una buona bollicina. E' il classico indirizzo che si vorrebbe sotto casa!".

Per il Golosario 2024: 


Per il Touring: "Da oltre cento anni l'osteria propone una cucina fatta di ricette tradizionali di famiglia, che, con le ultime generazioni si è ancora più radicata verso una ricerca di ingredienti di qualità, le verdure ad esempio provengono dall'orto di proprietà, e un occhio di riguardo alla stagionalità. In carta si possono trovare piatti classici come gli gnocchi di patate al burro e salvia o le polpette al sugo rosso con polenta bianca; fra i dolci invece spicca il gelato 'Love Difference' con crema e halva, ispirato dall'artista Michelangelo Pistoletto. All'osteria è affiancato l'alloggio che dispone di tre camere".

Per EastLombardy: "Maurizio Rossi e Grazia Omodei - marito e moglie - gestiscono l’Osteria della Villetta con una convinzione che guida tutto ciò che fanno: nel loro ristorante si mangia con lo stomaco, ma soprattutto si nutre lo spirito. Lui in sala, accoglie con calore l’ospite trasmettendo il senso storico che già si percepisce varcando la soglia; lei in cucina prepara con passione i piatti della tradizione bresciana, utilizzando ingredienti locali di alta qualità.Molti prodotti vengono dal loro Orto del Terzo Paradiso di Adro, un luogo dove è testimoniato l’impegno della coppia nel portare avanti una cucina responsabile verso la società e l’ambiente. Nel corso degli anni raggiungono il successo e vengono citati in varie testate internazionali come El País, La Repubblica e Monocle.
Definita da Gualtiero Marchesi “la quintessenza dell’osteria” e citata fra i suoi ristoranti preferiti, l’Osteria della Villetta di Palazzolo, in provincia di Brescia, è un vero e proprio scrigno di tradizione culinaria e sorprese avanguardiste. Fu aperta nel 1900 vicino alla stazione da Giacomo e Margherita, bisnonni dell’attuale titolare, con l’intento di dare un pasto caldo ed un alloggio a coloro che viaggiavano sulla linea ferroviaria costruita dagli austriaci nel 1850.
Nel tempo, si è evoluta con il succedersi delle generazioni della famiglia, fino ad arrivare oggi a Maurizio Rossi ed alla moglie Grazia, che accolgono gli ospiti nella stessa atmosfera autentica e nello stesso stupendo edificio liberty di allora. L’arte è parte integrante del locale che, oltre ad ospitare lavori di diversi artisti che hanno avuto il piacere di passare dall’osteria, porta avanti una fruttuosa collaborazione con la Fondazione Pistoletto ONLUS.
MANZO ALL'OLIO CON POLENTA: Nato nel vicino comune di Rovato, il manzo all’olio è un piatto che è ormai entrato a far parte della storia culinaria franciacortina. L’Osteria della Villetta si fa interprete della tradizione proponendo questa ricetta sulle proprie tavole: il cappello del prete viene cotto alcune ore, per poi essere accompagnato dalla propria salsa succulenta - realizzata con il fondo di cottura e da una polenta realizzata con farine di un vicino produttore locale. Protagonista del piatto è anche lo squisito olio EVO che lo completa e che viene prodotto da Maurizio e Grazia nel loro Orto del Terzo Paradiso.
POLPETTA, INVOLTINO DI VERZA E GUANCIALE DI MANZO IN SALSA VERDE: Questo piatto nasce da una ricetta della madre di Maurizio, ma ancora oggi viene proposto dall’Osteria della Villetta in quanto rappresenta perfettamente la filosofia ne governa le scelte culinarie. Infatti, la polpetta, l’involtino di verza e il guanciale di manzo in salsa verde nascono dalla cucina povera, che recupera e dona dignità e valore a quelle parti dell’animale che spesso vengono buttate perchè non abbastanza nobili per essere servite a tavola. Parti che vengono reinterpretate da abbinamenti azzeccatissimi e accompagnate da un gustoso grana padano stagionato mantovano sia nella polpetta che nell’involtino."

Per il Mangiarozzo 2017: "E' come dire La Scala, o Manzoni, o se volete Quarto Stato. E' un pezzo dell'identità lombarda che si esprime nei piatti golosamente autentici di Mariagrazia (Omodei), cuoca di tecnica pari alla passione. Ci sono nella cucina italiana delle isobare: cioè delle linee che uniscono la qualità, il rispetto, l'attenzione per il piatto come per chi ha la fortuna di degustarlo. Una di queste è sicuramente lo scorrere dell'Oglio, fiume che potrete dir sacro a chi ama la cucina opima e identitaria. La Villetta è uno dei punti cardinali di questa linea della qualità. E lo è ininterrottamente da decenni, sotto la guida attenta di Maurizio Rossi - marito di Mariagrazia - che seguita un'inclinazione di famiglia. Non mi darete smentita se vi dico che questa è una delle migliori tavole della Lombardia. Vi esorto ad affidarvi ai piatti del giorno perchè qui la cucina cambia secondo mercato, secondo stagione, ma anche secondo calendario nel senso che si rispettano in tavola le feste comandate della tradizione. Tuttavia nel menù ci sono alcuni capisaldi. Così potete gustare i salumi selezionati, il pesce del lago (generalmente coregone) e la lingua di vitello in vinaigrette con la giardiniera. Seguono i primi con trippa tradizionale, orzo con salsiccia e verdure e grana padano, zuppa di pane e cipolle gratinata al forno, lasagne con ragù di vitello con fonduta di parmigiano e minestrone di verdure. I secondi sono le specialità della casa con le polpette di manzo, l'involtino di verza ripieno, il guanciale bollito con la salsa verde, il manzo all'olio, le frattaglie di vitello e lo stoccafisso in umido. I dolci sono un altro must di questo locale che almeno una volta nella vita vale la pena frequentare. E si incentrano su torta pere e amaretti, crostate di frutta fresca, gelato alla crema fatto in casa e budino al cioccolato fondente. Interessantissimo come l'Osteria della Villetta sia lì da oltre un secolo a segnare una sosta di buongusto. I Rossi infatti la gestiscono dall'apertura e nella "casa" si sono stratificati segni del tempo e del passaggio di umane transumanze. E' una sorta di luogo dinastico. A testimoniarlo sta la dovizia di stampe, di acquerelli, di foto che appesi ovunque danno al locale il senso del tempo, insieme ad una nota di elegante rusticità che si ritrova negli arredi, nei tavoli antichi di legno ma soprattutto nel piatto. Maurizio oltre la sala cura anche la carta dei vini (circa 80 etichette) che spazia dalle produzioni bresciane, dalle bollicine di Franciacorta a tutto il Nord-Est, con l'intelligente possibilità di degustare anche a bicchiere, in abbinamento ai piatti. Se poi alla fine del pasto si è sazi e un po' stanchi, niente di meglio che sfruttare una delle 5 antiche stanze della locanda (a gestirla il cognato di  Mariagrazia). Nel fine settimana si organizzano gite nelle cantine di Franciacorta con degustazioni."

Per l'Espresso 2020: "In questa vera osteria di inizio Novecento, in stile liberty, si respira ancora l'atmosfera di un tempo, tipica di quei luoghi di passaggio situati vicino alle stazioni. È da ormai più di un secolo che accoglie i viandanti con una cucina raffinata di famiglia, insieme elegante e tradizionale, che esalta il territorio dei laghi bresciani e delle colline di Franciacorta. Dal pesce di lago secondo stagione e pescato, ai bolliti misti con salsa verde, fino al classico del posto, ovvero polpetta, involtino di verza e guanciale di manzo. Non da meno sono le altre scelte presenti in carta, sempre attente al prodotto di partenza. Ricca selezione di vini con giusta predilezione per quelli locali, servizio di sala cortese e professionale."

Per Accademia Italiana: "Trattoria in edificio liberty con atmosfera retrò, gestita dalla famiglia Rossi da quattro generazioni. Cucina classica del territorio, ispirata alle ricette di famiglia. Accurata scelta della materie prime e verdure provenienti dall'orto di proprietà, situato fra le colline del Franciacorta. Servizio solerte e gentile. Buona selezione di vini consigliati dal patron Maurizio.
Piatti tipici:
Lingua di vitello con giardiniera
Vitello tonnato arrosto capperi Salina
Riso con salsiccia e verdure saltato in padella
Gnocchi di patate al burro e salvia
Manzo all’olio
Budino al cioccolato fondente
Piatto da non perdere:
Polpetta, involtino di verza, guanciale di manzo in salsa verde."

Per Alice: "Maurizio Rossi, chef-patron di questo accogliente locale, con la famiglia propone una cucina genuina e tradizionale basata su ingredienti di prima qualità, ricchi bolliti e trippe, baccalà con polenta e pesce di lago. Buona anche la carta dei vini, che spazia dalle etichette di Franciacorta ai Barolo e ai Barbaresco. Si spendono da 30 a 45 euro. Dispone anche di 5 piacevoli camere"

Per 50TopItaly: "Ristorante classico e curato che permette di vivere un’esperienza culinaria d’altri tempi, che strizza l’occhiolino al mondo dell’arte, in particolare a Pistoletto. I piatti affondano le loro radici nella tradizione locale: alcuni esempi sono il manzo all’olio, i bolliti misti e il pesce in carpione. Ciliegina sulla torta sono frutta e verdura provenienti dall’orto gestito dall’oste stesso. Ampia scelta di vini, anche se si consiglia di tuffarsi nei prodotti della Franciacorta in cui la locanda è ubicata. Servizio veloce, semplice, curato."

Per Scatti di Gusto:

Per Luciano Pignataro:

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