sabato 3 dicembre 2022

Hosteria Del Capel Rosso (91) 🧔🧔

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Voto: 91
Numero di visite: 1
Ultima visita: 07/2022
Fascia di prezzo: 33-48
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Mangiarozzo, Accademia Italiana Cucina, Alice

-Vercelli- (VC)



Sono stato con un cliente a pranzo nel luglio di quest' anno, 2022, nel bel piccolo ristorantino di Efrem Cognasso, nel quartiere di Porta Milano a Vercelli, ed ho avuto la piacevole sorpresa di gustare una cucina di valore, fatta di piatti della tradizione vercellese e piemontese più in generale ma interpretati con grande creatività e fantasia.
Tanti i piatti che il Golosario di Massobrio definisce imperdibili: vitello tonnato (davvero molto buono, l'ho provato insieme alla carne cruda battuta al coltello come antipasto), panissa, trippa in umido con fagioli di Saluggia, lingua 36x3, torta Capel Rosso con amaretto e cioccolato. 
La carbonara con guanciale croccante che ho provato io davvero strepitosa, ed altrettanto le costine caramellate che ha provato il mio cliente.
Ottimo posto da provare per una cena tranquilla in una prossima occasione, che sicuramente non mancherà.

Per l' Accademia Italiana della Cucina: "Nel cuore del centro storico di Vercelli. Un locale raffinato, composto da due accoglienti salette, arredate con gusto e sobria raffinatezza piemontese, alle cui pareti si possono ammirare quadri di artisti locali. La cucina propone piatti della tradizione del territorio, riletti e rivisitati dallo chef Efrem Cognasso. Ottima la carta dei vini.
Piatti tipici:
Vitello con salsa tonnata alla mia maniera
Degustazione di antipasti piemontesi
Speghettone artigianale ai tre grani dell'Az. Agricola Bossolasco, mantecato con pecorino sardo Dop e gambero rosso di Mazzara del Vallo
Risotto mantecato con il blu del Caseificio Berton di Sauze di Cesana, crema di peperone rosso al forno preparato con il riso Sant'Andrea Dop di Baraggia Az Agricola Goio
Costine di suino cotte a bassa temperatura per 24 ore
Torta Capel Rosso
Piatto da non perdere:
La lingua 36x3: panino al latte con lingua al bagnetto verde leggero; cubotto di lingua scottato e la sua riduzione; polpetta fritta di patè di lingua con composta di cipolle rossa."

Sempre per l'Accademia Italiana della Cucina:


Per Alice: "Un simpatico locale, anche per la cortesia e la spontaneità di chi lo gestisce. La cucina è molto curata e variata al ritmo delle stagioni: sformato ai carciofi, cipolla ripiena in crosta, panissa, agnolotti al sugo d'arrosto, filetti di maiale al Porto, petto d'anatra ai fichi, torta rustica di mele. Alla carta si spendono dai 35 ai 45 euro, bevande a parte; menù del mezzogiorno a 18 euro (un primo e un secondo con contorno), menù degustazione a 30 e 35 euro."

Per Osterie d'Italia 2006: "Il locale, aperto da sei anni, ha scelto come insegna il nome col quale un tempo era designato il quartiere. Siamo a Porta Milano, in un vicoletto in fondo al “corso”, la via principale della città. Il palazzo risale al Trecento e le due salette sono state restaurate con gusto, l'arredo è sobrio e alle pareti spiccano gli acquerelli di Francesco Leale, pittore vercellese. Carlo Calzavacca è il patron, coadiuvato in sala da Claudia e in cucina dal possente Fabio. Al Capel Rosso i menù, che variano con le stagioni, richiamano la tradizione vercellese. In particolare i risotti che ogni giorno si possono gustare preparati in vari modi: dalla tipicissima panissa, a quelli alla Barbera, ai formaggi, alla cannella, al rosmarino e toma. Così come locali sono il salam 'd la doja, il lardo e la fidighina novarese; la bagna caoda e la polenta col baccalà (solo su prenotazione) richiamano la cucina piemontese. Sono da provare d'inverno il minestrone di trippa, la pasta e fagioli e, quando si è fortunati, la ciburrea, una casoeula a base di carne d'oca. Citiamo anche pietanze meno impegnative, come le composizioni di verdure servite di antipasto (torte salate, quiche di seirass e spinaci, flan di patate); oltre ai risotti, ecco le creme di cipolle o di patate e i ravioli d'ortica; tra le carni: il petto d'anatra alle erbe, le scaloppine, il filetto di manzo e il coniglio alla grappa. Per concludere, un buon dolce dello chef come il bonet o la torta di pere e cioccolato. La scelta dei vini è abbastanza ampia con prevalenza di cantine piemontesi."

Per il Golosario 2024:











Alcune immagini dal web:






















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