Voto: 97
Numero di visite: 3
Ultima visita: 11/2023
Fascia di prezzo: 13-45
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Accademia Italiana Cucina, EastLombary
-Borno- (BS)
Aggiornamento del 28 novembre 2023:
Tre anni e tre mesi dopo sono tornato Al Cantinì, bellissimo locale dalle volte in pietra nel centro di Borno, 1000 metri sul livello del mare in Valcamonica (siamo a fine novembre e c'è già una spruzzata di neve!).
Da questa sera fa il suo esordio in cucina il nuovo giovanissimo chef Patrick, 25 anni, ex sous-chef del Dalie e Fagioli, dove sotto la supervisione del mitico Fabio Mazzolini è cresciuto ed ora può volare da solo verso alti traguardi... e che esordio! Per me, 3 punti in più che portano il locale tra i primi 40 della mia classifica, con la terza barba meritatissima.
Straordinario il risotto ai porcini proposto fuori menù: cottura perfetta, funghi abbondanti e straordinariamente profumati, mantecatura eccellente. Voto 10.
A seguire lingua di vitello cotta al forno e poi ripassata ai ferri accompagnata da verze stufate e salsa verde: anche qui il livello è stratosferico.
Conclusione dolce con la buonissima torta di polenta accompagnata dal gelato di latte di malga e arancia: ed ecco il punticino in più che forse non avrei assegnato se non l'avessi scelto: meraviglioso!
Amaro della Valcamonica e noccioline caramellate offerte dalla gentilissima Francesca, sorella di Matteo Rivadossi e co-titolare della bella osteria. Servizio perfetto e professionale, conto assolutamente in linea con ciò che ho mangiato.
Questo il mio post precedente:
Nel gennaio del 2019 e nell'agosto del 2020 sono stato ospite del Cantinì a Borno, un'ottima trattoria di montagna, in Valcamonica, gestita da uno staff giovane e professionale, con una cura ed una ricercatezza nei piatti sorprendente, con creatività e legami con la tradizione.
Bellissime le sale interne con le volte in pietra, curate in ogni dettaglio, nella prima occasione invernale ho mangiato degli ottimi casonsei alla Bornese seguiti da una coda di bue brasata al San Valentino con cavolfiore e cipolle glassate, mentre nell'estate ho mangiato dei favolosi ravioli d'anatra al burro acido, limone nero e salvia ed a seguire petto d'anatra, mais, chutney di prugne e zenzero.
In entrambe le occasioni ho potuto gustare degli ottimi dolci, soprattutto la sfera di cioccolato bianco Waina, finocchio e vaniglia del Madagascar che mi ha davvero lasciato esterrefatto.
Ampia carta dei vini e delle birre artigianali.
Un gran bel posto, davvero meritevole di un'altra prossima visita.
Per Osterie d'Italia 2024:
Per l' Accademia Italiana della Cucina: "Ristorante gradevole gestito da giovani ed entusiasti. La cucina è innovativa e curata. Ottimo rapporto qualità prezzo.
Piatti tipici:
risotto carnaroli alla melagrana e bagoss con riccioli di bacon croccante
bocconcino di caprino fresco ai pistacchi e uva rossa
spiedino di lumache fasciate al guanciale e prugne su specchio di spinaci saltati al burro
tagliatelle di farina di castagne al ragù di faraona
costolette d'agnello pre-salé al limone
lardo nostrano con confettura di fichi e focaccina al rosmarino
Piatto da non perdere:
crema di marroni con purea di cachi alla vaniglia"
Piatti tipici:
risotto carnaroli alla melagrana e bagoss con riccioli di bacon croccante
bocconcino di caprino fresco ai pistacchi e uva rossa
spiedino di lumache fasciate al guanciale e prugne su specchio di spinaci saltati al burro
tagliatelle di farina di castagne al ragù di faraona
costolette d'agnello pre-salé al limone
lardo nostrano con confettura di fichi e focaccina al rosmarino
Piatto da non perdere:
crema di marroni con purea di cachi alla vaniglia"
Per EastLombardy: "La storia del Cantinì inizia a Borno, piccolo paese della Valle Camonica, sull’altopiano del Sole, dove nasce Matteo Rivadossi. Borno è un comune ricco di tradizioni, eppure Matteo sente il bisogno di evolversi: è così che inizia a far esperienze nel mondo della ristorazione in Italia e in Europa, ma ogni volta che torna a casa sente le farfalle nello stomaco. A 28 anni decide di ascoltare quelle farfalle e – appoggiato dalla sorella Francesca – decide di realizzare il suo sogno.
Egli dà vita a un posto che incarna la sua idea di accoglienza e ristorazione “vera, semplice ed autentica” nel luogo che da sempre ama: il suo territorio. È l’anno 2010 e nasce l’Osteria al Cantinì.
Diversificazione delle proposte, materia prima eccellente, volontà di migliorarsi sempre sono i principi cardini su cui si basa un mirato ed attento lavoro di squadra. La cucina, capitanata dal giovane e dinamico chef Gabriele, prende forma da questi concetti, così come l'accoglienza dell'ospite in sala.
Egli dà vita a un posto che incarna la sua idea di accoglienza e ristorazione “vera, semplice ed autentica” nel luogo che da sempre ama: il suo territorio. È l’anno 2010 e nasce l’Osteria al Cantinì.
Diversificazione delle proposte, materia prima eccellente, volontà di migliorarsi sempre sono i principi cardini su cui si basa un mirato ed attento lavoro di squadra. La cucina, capitanata dal giovane e dinamico chef Gabriele, prende forma da questi concetti, così come l'accoglienza dell'ospite in sala.
La ricerca costante è l’ingrediente principale del menu del Cantinì: pesci e carni a km 0, così come salumi e formaggi di produttori artigianali. Non sorprende che il ristorante sia menzionato sulla guida delle Osterie Slow Food dal 2013. Il team, giovane e curioso, sa accogliere e mettere a proprio agio gli ospiti, grazie a piccole accortezze che fanno la differenza. La sommelier Mariarosa Esposito guida l’ospite nella scelta del vino: l’affascinante cantina del locale riserva ampio spazio ai viticoltori locali appartenenti all’IGT della Valle Camonica, includendo inoltre vini di tutta la provincia e della tradizione italiana.
L’atmosfera, calda e accogliente, viene descritta da pietre a vivo, tavoli in legno, luce soffusa, antiche pentole in rame, che perfettamente si sposano con il paesaggio montano circostante.
L’atmosfera, calda e accogliente, viene descritta da pietre a vivo, tavoli in legno, luce soffusa, antiche pentole in rame, che perfettamente si sposano con il paesaggio montano circostante.
Un piatto immancabile nella carta del Cantinì è il risotto. Di stagione in stagione, viene riproposto con ingredienti legati al territorio ed alla stagionalità, scegliendo sempre materie prime derivanti dalla produzione locale.
La versione “autunno-inverno”, per esempio, è il risotto Acquerello con estratto di funghi, coniglio arrosto e polvere di porcini. A metà tra il coniglio arrosto e il classico risotto ai funghi, nasce dalla cucina della nonna: il gusto riporta all’infanzia, alle domeniche in famiglia, alle passeggiate nel bosco.
La barba di porcino, tagliata, essiccata e poi polverizzata, conferisce alla portata un sapore terroso che ben si bilancia con il gusto del coniglio, sotto forma di ristretto. Un pizzico di prezzemolo al pass completa l’opera.
Un piatto che accompagna il Cantinì dall’apertura dell’attività: i Casonsèi alla Bornese. Immancabile sulle tavole della zona, questa pasta fresca prevede la presenza di carne nel ripieno, elemento che li differenzia dai classici casoncelli alla bresciana. I Casonsèi sono serviti, come da tradizione, con burro fuso ed abbondante formaggio grattugiato."
La versione “autunno-inverno”, per esempio, è il risotto Acquerello con estratto di funghi, coniglio arrosto e polvere di porcini. A metà tra il coniglio arrosto e il classico risotto ai funghi, nasce dalla cucina della nonna: il gusto riporta all’infanzia, alle domeniche in famiglia, alle passeggiate nel bosco.
La barba di porcino, tagliata, essiccata e poi polverizzata, conferisce alla portata un sapore terroso che ben si bilancia con il gusto del coniglio, sotto forma di ristretto. Un pizzico di prezzemolo al pass completa l’opera.
Un piatto che accompagna il Cantinì dall’apertura dell’attività: i Casonsèi alla Bornese. Immancabile sulle tavole della zona, questa pasta fresca prevede la presenza di carne nel ripieno, elemento che li differenzia dai classici casoncelli alla bresciana. I Casonsèi sono serviti, come da tradizione, con burro fuso ed abbondante formaggio grattugiato."
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