Voto: 95
Numero di visite: 1
Ultima visita: 02/2017
Fascia di prezzo: 30-65
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, 50top Italy
-Curtatone- (MN)
Se la Michelin dice, che nonostante il passaggio di proprietà nel 2020 (io ci sono stato ancora con la gestione storica nel febbraio del '17), qui si sta sempre benissimo, e lo storico ristorante continua ad essere un faro per gli appassionati di cucina mantovana grazie alla qualità delle paste fresche, delle carni e dei salumi, allora bisogna crederci.
Io mi ero un po' spaventato dal momento che, appunto, avevo saputo del cambio di gestione di questo locale che da sempre è un riferimento per i gourmet di tutto il Nord Italia e non solo, ma la conferma arriva dai giudizi sempre lusinghieri su TripAdvisor e da quello che ci dice la Michelin, il Golosario, l'Espresso e il Gambero Rosso, che continuano a recensire il locale.
Solo Slow Food (a meno che non l'abbiano reintegrata nell'edizione 2023 che ancora non ho) l'ha tolta dalla guida Osterie d'Italia, di cui godeva naturalmente della chiocciola d'eccellenza.
Io ricordo solo che mangiai benissimo, cose semplici e tradizionali, ma sicuramente di indubbia qualità . I maccheroni allo stracotto d'asino un must, cotechino con verze e fagioli da urlo!
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Per il Gambero Rosso 2024, 2 Gamberi, rapporto qualità prezzo favorevole: "Non era facile prendere in mano e soprattutto dare continuità al grande lavoro di Fernando e Daniela Bellintani, che hanno reso la Locanda un luogo simbolo della cucina mantovana, sia nella proposta che nello spirito dell'accoglienza. Eppure i ragazzi oggi al timone portano egregiamente avanti il buon nome della casa, mantenendone i fondamentali "caserecci" con un'accoglienza affettuosa e una sinergia con i piccoli produttori della zona. Anche la cucina, solo lievemente "ristrutturata" in chiave più moderna, rimane ancorata stretta al territorio: salumi, formaggi, paste ripiene fatte comme il faut, qualche "esotismo" come la polenta e scopeton (aringhe) di origine veneta. Si sta sempre e comunque bene e in relax, spendendo poco e innaffiando con vini locali ben scelti"
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "In uno dei borghi più belli d’Italia questa antica trattoria, che include anche sei stanze per pernottare, rappresenta l’emblema della tradizione lombardo-veneta. Attingendo dalle ricette tipiche, alleggerite per renderle più contemporanee, ma mantenendo intatti i sapori del territorio. Punto di forza sono le tante preparazioni fatte in casa, dal pane, alla pasta fresca, alla giardiniera, alla mostarda, fino alla celebre torta sbrisolona. Mentre le verdure per buona parte arrivano dall’orto. Da non perdere le tagliatelle all’anatra e il panino con il cotechino"
Per Osterie d'Italia 2020: "Nella piccola frazione nota per il santuario della Beata Vergine delle Grazie, Fernando e Daniela da anni gestiscono questa graziosa locanda. Ci si accorge subito che dietro alla simpatia e alla cordialità espressa da entrambi si nascondono grandi professionalità e passione per il lavoro che svolgono. Dal pane fatto in casa alla pasta fresca, ai prodotti dell'orto di proprietà , una cucina della tradizione che non lascia nulla al caso.
Tra gli antipasti spicca il trionfo di mantovanità (20 €) che prevede salumi tipici, sottoli casalinghi, grana padano con mostarda di pere, stufato di cotiche con fagioli, assaggio di luccio in salsa verde, insalata dei Gonzaga, polenta. Seguono agnolini in brodo (11 €) o tortelli di zucca o, ancora, risotto alla pilota. Buono il cotechino con i crauti, non da meno la frittata con i saltarei (gamberetti d'acqua dolce), lo stracotto di manzo con polenta, il baccalà alla moda mantovana, in rosso, con polenta (13 €). Si conclude con i dolci di casa. L'eccellente lista dei vini predilige il territorio e ha ricarichi veramente onesti."
Tra gli antipasti spicca il trionfo di mantovanità (20 €) che prevede salumi tipici, sottoli casalinghi, grana padano con mostarda di pere, stufato di cotiche con fagioli, assaggio di luccio in salsa verde, insalata dei Gonzaga, polenta. Seguono agnolini in brodo (11 €) o tortelli di zucca o, ancora, risotto alla pilota. Buono il cotechino con i crauti, non da meno la frittata con i saltarei (gamberetti d'acqua dolce), lo stracotto di manzo con polenta, il baccalà alla moda mantovana, in rosso, con polenta (13 €). Si conclude con i dolci di casa. L'eccellente lista dei vini predilige il territorio e ha ricarichi veramente onesti."
Per l'Accademia Italiana della Cucina:
Per 50TopItaly: "C’è anche l’asino, con il suo stracotto, nel reame di salumi-fuoriserie e paste ripiene (fatte a mano, si sente…) a poche decine di metri dal santuario nella piana di Curtatone. Risolto l’enigma della Ztl e lasciata la macchina a un tiro di voce, sala e menu si spalancano con un tono di rustica eleganza, dando spazio alla regina delle terre mantovane, la zucca, e al luccio di fiume che arriva “al carrello” e si affaccia, pure, nel maestoso “antipasto grande” con la polenta in due versioni, morbida e alla piastra. “Siamo fuori città , non chiediamo giudizi, forniamo un servizio” avvisa la carta. Modestia e semplicità sono, al modo stesso, carburante di una cucina che si rivela ipercorretta, tradizione a baricentro di tutto (gli agnoli in brodo qui hanno un ruolo primario) e dosi potenti. I menu degustazione sono due: l’uno declinato “a merenda” (si parte con “due fette di salame”, si chiude con budino e zabaione), l’altro più corposo. Sbrisolona sul podio dei dolci, cantina adeguata."
Per Alice: "Nel verde del parco del Mincio, sulla strada per il Santuario, gustosi sapori del territorio e grande cortesia, a partire dall'aperitivo di benvenuto, offerto dai proprietari. Piatti caserecci, per davvero: pasta, pane, grissini, mostarde, sottaceti e dolci fatti in casa. In tavola le ricette tipiche del mantovano, dal riso alla pilota ai tortelli di zucca, dallo stracotto d'asino al cappone, al luccio in salsa, al lavarello. Il tutto bagnato da buoni vini dell'ampia cantina (300 etichette locali e nazionali). Conto da 30 a 50 euro, sia alla carta che optando per uno dei menù degustazione (che includono le bevande). Prenotazione consigliata."
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